Capsulite adesiva: cause, sintomi e trattamenti

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Capsulite adesiva: cause, sintomi e trattamenti

Capsulite adesiva: cause, sintomi e trattamenti 1920 1280 Fisiolistica 2000

La capsulite adesiva, comunemente conosciuta come “spalla congelata”, è una condizione caratterizzata da dolore e progressiva rigidità della spalla, che limita in modo importante i movimenti quotidiani come vestirsi, pettinarsi o sollevare un oggetto. Colpisce più spesso le persone tra i 40 e i 60 anni e interessa in particolare le donne.

Si tratta di un processo infiammatorio che coinvolge la capsula articolare della spalla, la membrana che riveste e stabilizza l’articolazione. Con il tempo, la capsula si ispessisce e diventa meno elastica, causando dolore e una progressiva perdita di mobilità.

Le cause della capsulite adesiva non sono sempre chiare, ma esistono alcuni fattori predisponenti, come l’immobilità prolungata della spalla dopo traumi o interventi chirurgici, le malattie metaboliche come diabete e disfunzioni tiroidee o alcune patologie neurologiche o cardiache, che possono richiedere immobilizzazione. Vi sono poi predisposizioni individuali o fattori ormonali che possono dare origine alla patologia.

Spesso, però, la capsulite adesiva è anche conseguenza di un disturbo articolare o fasciale. Per questo, è importante la diagnosi di mobilità effettuata dall’osteopata, in modo da valutare il distretto corporeo di origine del problema di mobilità.

Soluzioni e trattamenti

La gestione della capsulite adesiva richiede un approccio combinato.
Dopo aver escluso altre patologie attraverso la diagnosi del medico curante e dell’ortopedico, è fondamentale la valutazione dell’osteopata per risalire alla provenienza del processo di limitazione articolare. L’osteopata effettua una valutazione funzionale con test biomeccanici dai piedi alla testa e test di mobilità fasciale e viscerale. Una volta individuata la causa, si inizia a trattare il disturbo di mobilità e, contemporaneamente, è possibile avviare un trattamento fisioterapico con ipertermia (per ridurre l’infiammazione) e tecar (per il suo effetto antalgico).

Nella fase successiva, si procederà con la fisioterapia attraverso esercizi di allungamento passivo (stretching) e attivo (rieducazione posturale) e una rieducazione motoria attiva con esercizi per il recupero funzionale. Utile è infine l’attenzione del paziente nell’evitare l’immobilizzazione completa e mantenere la spalla in movimento, per quanto possibile.

Con un trattamento mirato, la capsulite adesiva ha un’alta probabilità di risolversi completamente, ma richiede pazienza e costanza, perché il recupero può essere lento e graduale.