I consigli della nostra biologa nutrizionista
L’allattamento favorisce la perdita del peso preso in gravidanza, poiché la produzione del latte è un processo che comporta un importante dispendio calorico. Si potrà dunque mantenere l’incremento di circa 500 kcal/die (rispetto a prima della gravidanza) che erano state aggiunte nel 3° trimestre di gravidanza per i primi 6 mesi di allattamento esclusivo, seguendo per esempio queste indicazioni.
Per compensare le perdite dovute alla produzione di latte, il consumo di acqua andrà aumentato ad almeno 10 bicchieri al giorno, rispetto ai 6-8 della donna in età fertile. Sono infine da sfatare le credenze che ruotano intorno all’allattamento quali:
- Bere birra o latte vaccino aumentano la produzione di latte: ricordiamo invece che gli alcolici andranno totalmente esclusi dalla dieta di una mamma che allatta;
- Gli alimenti saporiti quali cipolla, aglio, asparagi, spezie o verdure della famiglia dei cavoli aumentano le coliche nel lattante: compatibilmente con i principi della dieta mediterranea, è invece consigliato consumare tutti gli alimenti che sono tipici della cucina della propria cultura di appartenenza, per abituare il bambino fin dall’allattamento ad apprezzare una vasta gamma di gusti, facilitandolo nell’introduzione dei cibi solidi nella fase dell’alimentazione complementare e, successivamente, durante la crescita;
- Dopo i 6 mesi il latte non serve più perché diventa acqua: l’OMS raccomanda che il latte materno rimanga la scelta prioritaria anche dopo l’inizio dell’ alimentazione complementare, fino ai due anni di vita ed oltre, e comunque finché mamma e bambino lo desiderino.