Periartrite scapolo-omerale

Periartrite scapolo-omerale

Periartrite scapolo-omerale 1746 1200 Fisiolistica 2000

Per periartrite si indica un’infiammazione dei tessuti periarticolari, ossia i tessuti che stanno intorno ad un’articolazione. La forma più frequente di periartrite è quella scapolo-omerale, legata all’articolazione che unisce la testa dell’omero alla cavità della scapola. È quinti a tutti gli effetti un’infiammazione della spalla, che comporta dolore e rigidità. Il fenomeno è noto anche come “spalla congelata”.

Le cause

La periartrite scapolo-omerale può avere un decorso anche abbastanza lungo (anche 2 anni), durante il quale l’infiammazione tende a migliorare spontaneamente, ma necessita di terapie che, oltre a migliorare l’articolarità, possano anche limitare il dolore.

La periartrite colpisce maggiormente le donne in età compresa tra i 40 e i 60 anni e può essere associata ad altre patologie, come ipotiroidismo o ipertiroidismo, malattie cardiache o polmonari, reumatismi, morbo di Parkinson. La patologia può presentarsi anche dopo un periodo in cui si è stati costretti a tenere ferma la spalla, come un infortunio o un intervento chirurgico, o quando si praticano sport o professioni che prevedono la continua ripetizione di movimenti che tengono la spalla in una postura scorretta.

Trattamenti

Dopo la diagnosi di periartrite scapolo-omerale, fatta da uno specialista ortopedico tramite l’anamnesi ed eventualmente una risonanza magnetica, è utile sottoporsi a terapie per ridurre il dolore e migliorare il movimento delle articolazioni. Tra le terapie più efficaci troviamo la tecarterapia e l’ipertermia, trattamenti che aiutano a ridurre il dolore a cui si aggiungono esercizi specifici di allungamento e mobilità per migliorare la rigidità della spalla.

L’intervento chirurgico è utilizzato molto raramente, e soltanto dopo aver tentato varie terapie conservative.